Alive!, diretto da Federico Bertozzi e inscenato dai Dummies Project, è uno specchio che riflette i malinconici avvicendamenti di chi vi si riflette. Personaggi molto diversi anche da loro stessi (c’è per esempio un personaggio transgender), unici e irriproducibili. Eppure, si definirebbero giocattoli prodotti in serie in qualche fabbrica, ma realizzati con qualche errore e poi gettati nella discarica in cui si ambienta la storia.
Uno spettacolo silenzioso, delicato e un po’ oscuro: così come silenzioso, impalpabile e oscuro è il riflesso in uno specchio.
Alive! è andato in scena esclusivamente domenica 12 gennaio, a LabArca, ed è un peccato: uno spettacolo incantevole e dolce, che non segue alcuna logica ma procede a singhiozzi marcati da musica e luci. Ogni Dummy (manichino) ha il suo ‘monologo’: dall’autoritario, alla fanciulla leggiadra, al bambino fragile, sino alla transgender. Ognuno di loro si svela e trova un’identità, da semplice giocattolo scartato che era, per mezzo degli oggetti recuperati nella stessa discarica in cui si ritrovano tutti. Nel finale l’unica scena con unumano: un operaio in pausa pranzo, che vediamo semplicemente finire il proprio panino in silenzio e in solitudine. Forse la scena più toccante.
Roberta Pasetti
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